Il fidanzato di Saman Abbas, visibilmente scosso, ha testimoniato all’incidente probatorio sulla scomparsa della ragazza.
Il fidanzato di Saman Abbas – la ragazza pakistana che si teme sia stata uccisa dai suoi parenti – ha deposto la sua versione dei fatti in tribunale, durante l’incidente probatorio del 23 luglio. Il giovane ha dichiarato, in preda alla commozione, di sperare che Saman sia ancora viva, anche se al momento non sarebbero stati rivelati indizi a sostegno di tale ipotesi. Il corpo della ragazza non è ancora stato trovato, e i suoi familiari sono ricercati dall’Interpol.
Saman Abbas: l’incidente probatorio
Durante l’incidente probatorio in tribunale il fidanzato di Saman Abbas, la ragazza scomparsa a Novellara, ha esposto la sua versione dei fatti, dalle minacce ricevute dai familiari della ragazza al presunto legame tra il padre di Saman e la mafia pakistana.
Il legale del ragazzo (a quanto riporta La Repubblica) ha chiesto che i suoi familiari ricevano protezione proprio perché in Pakistan potrebbero andare incontro a delle vendette trasversali. “La nostra richiesta principale è chiedere al Paese di cooperare anche per proteggere la famiglia del ragazzo in patria. Il mio scopo è portare i genitori in Italia per farli stare più tranquilli”, ha dichiarato l’avvocato del ragazzo, Claudio Falleti.
Le indagini
Per settimane le forze dell’ordine hanno cercato il corpo di Saman tra i campi di Novellara senza successo. La ragazza è scomparsa in circostanze sospette e secondo le indagini sarebbero stati i familiari ad ucciderla perché rifiutava di sposarsi con un cugino residente in Pakistan. Oltre alla testimonianza del fidanzato di Saman è stata fondamentale per le indagini preliminari anche la testimonianza del fratello della ragazza (rimasto in Italia) che avrebbe sentito i parenti fare affermazioni sospette in seguito alla sua sparizione. Secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stati lo zio e i cugini di Saman a ucciderla.
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